Colloqui di orientamento familiare

21.06.2019

Può succedere che durante il suo normale sviluppo maturativo il bambino si trovi ad affrontare periodi di crisi o situazioni che appaiono a lui ed ai genitori insormontabili.

La difficoltà del bambino può ripercuotersi sull'equilibrio dell'intera famiglia, portando i genitori a porsi delle domande sul proprio operato o sugli sviluppi futuri della situazione critica, generando ansia.

Che fare? Come leggere il comportamento del bambino in quel contesto? Che cosa ha generato questa situazione? Ma soprattutto: come aiutarlo a superare le sue paure o le sue difficoltà?

Innanzi tutto è necessario capire bene la situazione; per questo abbiamo a disposizione molteplici strumenti:

1) colloqui di orientamento familiare con i genitori (in coppia e/o singolarmente) in cui si tracciano le coordinate del problema (come viene visto e sentito in famiglia);

2) colloqui con gli insegnanti (che vivono con il bambino/ragazzo molte ore al giorno) ed interdisciplinari (con gli operatori ed i professionisti che si occupano del benessere bambino): si cerca di comprendere il comportamento del bambino e le differenze dovute al contesto e alle diverse figure di riferimento;

3) colloqui con il bambino;

4) sedute di psicomotricità relazionale per una comprensione profonda delle necessità legate allo sviluppo maturativo, attraverso l'osservazione del gioco psicomotorio (simbolico, senso-motorio e di socializzazione), nonché l'analisi delle modalità di relazione con l'adulto. Questi incontri, oltre a permettere il reperimento informazioni di difficile accesso (perché non verbalizzabili ) offrono sostegno psicologico al bambino.